momumental installation Carrara marble – installazione in marmo di Carrara – 2006

                                                                   “GRAMSCI”

 

anno 2006, opera in marmo di Carrara
Antonio Sgroi

L’ispirazione che nutre l’idea di Antonio Sgroi per la realizzazione di questa scultura a
ricordo di Antonio Gramsci non deriva dal personaggio politico, bensi dall’uomo di cultura
e dalle sue sofferenze personali, dovute alla costrizione fisica, cui è stato a lungo sottoposto.
Non é un’opera da osservare secondo un criterio tradizionale, ma come installazione am-
bientale, dove anche gli elementi erba e parco fanno parte del significato poetico della scul-
tura. Infatti l’area verde allude allo spazio mentale di Gramsci, al giardino della sua anima,
dove vivono alcuni dei libri a lui cari
Presenze reali che invitano il visitatore a sedersi sulla cultura, in simbiosi con essa, come
fosse una panchina che accoglie e abbraccia.
Le Lettere dal carcere, scritte nel suo periodo di sofferta prigionia e la Divina Commedia
di Dante che
accompagna nei giorni in cella e di cui diventa grande interprete e critico.
Infine La Città futura scritta e rivolta ai giovani per combattere l’analfabetismo. Proprio
per quest’ultimo motivo l’elemento scultoreo si torce dinamicamente, si deforma sotto il
peso di una possibile persona seduta, ed è orientato verso la vicina scuola primaria.
Il nucleo centrale del complesso scultoreo mostra una struttura composta da libri con
pagine antiche ed usurate dalla lettura, che rilasciano un senso di respiro e di osmosi tra la
cultura e il lettore. Queste pagine non sono pressate dal peso del libro aperto che sembra
metaforicamente spiccare il volo, quasi una assenza di gravità.
Lo scultore ha voluto esprimere in queste pagine una sorta di gravidanza mentale, perché
quando si apre un libro si compie un rapporto intimo tra la cultura e noi stessi, e solo cosi
fecondiamo la nostra mente con la conoscenza che cresce in noi.
Il libro schiuso mostra da una parte una busta aperta, come a suggerire un volo mentale
dalla prigionia. Nell’altra pagina il volto di Gramsci sembra affiorare ee coagularsi dall’inte-
rno della pagina stessa, formando una sequenza di figure geometriche, come linee che tran
sitano a partire dalla busta per poi passare dai suoi capelli e tornare alla base, passando
attraverso il corpo tormentato. Lillusione fisica di un volto imperturbabile ma di un’anima
e un corpo tormentati è realizzata dallo scultore con una particolare lavorazione del marmo
che suggerisce la forma di carta stropicciata fra le mani.
Sotto le pagine del libro in verticale scendono i fogli singoli delle sue lettere, che portano
in sé un piccolo elemento colorato come futuro della conoscenza: una sim o un microchip.
Lo scultore ha dovuto inoltre risolvere la richiesta di un cittadino (Giorgio Guastella), che
ha voluto finanziare e donare al Comune di Savignano, in memoria del padre, uno dei libri
che fanno parte dell’installazione. Sgroi ha quindi pensato di utilizzare la Divina Comme-
dia ed ha scolpito l’ impressione di una lettera che fuoricsce dal capitolo ultimo: il Paradiso.
La lettera contiene un testo leggibile prima in verticale e alla fine in orizzontale, pensata
come un saluto dell’anima del padre alla sua famiglia.

 

Opera finanziata da Royal Servizi Immobiliari srl di Modena.

 

                                                “Gramsci”

 

2006, work in Carrara marble
Antonio Sgroi

The inspiration that nourishes the idea of Antonio Sgroi for the realization of this sculpture in
memory of Antonio Gramsci does not derive from the political figure, but from the man of culture he was
and from his personal sufferings, due to the physical constraint, to which he has long been subjected.
It is not a work to be observed according to a traditional criterion, but as an
environmental installation, where also the grass and park are part of the poetic meaning of the sculpture.  In fact the green area alludes to the mental space of Gramsci, to the garden of his soul, where some of the books he loved live, real presences that invite the visitor to sit on the culture, in symbiosis with it, as if
it was a bench that welcomes and embraces.
Letters from prison, written in his period of painful imprisonment, and the Divine Comedy
by Dante which accompanies during the days in the cell and of which he becomes a great interpreter and critic.
Finally, The Future City written and addressed to young people to combat illiteracy.
For this last reason the sculptural element twists dynamically, it deforms under the
weight of a possible seated person, and is oriented towards the nearby primary school.
The central core of the sculptural complex shows a structure composed of books with
ancient and worn-out pages of reading, which release a sense of breath and osmosis between the
culture and the reader.  These pages are not pressed by the weight of the open book that seems
metaphorically take off, almost in absence of gravity.
The sculptor wanted to express in these pages a sort of mental pregnancy, because
when a book is opened, an intimate relationship takes place between culture and ourselves, and only in this way
it can fertilize our mind with the knowledge that grows inside us.
The hatched book shows on one side an open envelope, as if to suggest a mental flight
from captivity.  On the other page, the face of Gramsci seems to emerge and coagulate out of the page itself, forming a sequence of geometric figures, like lines that start from the envelope and go through his hair and return to the base, passing
through the tormented body.  The physical illusion of an imperturbable face but of a soul
and a tormented body is made by the sculptor with a particular marble processing
which suggests the shape of crumpled paper in his hands.
Below the pages of the book vertically down the single sheets of his letters, which lead
in itself a small colored element as the future of knowledge: a sim or a microchip.
The sculptor also had to resolve the request of a citizen (Giorgio Guastella), who
wanted to finance and donate one of the books to the Municipality of Savignano in memory of his father.  Sgroi therefore decided to use the Divine Comedy and sculpted the impression of a letter that moves away from the last chapter, the Paradise.
The letter contains a text that can be read first vertically and finally horizontally, designed
like a greeting from the father’s soul to his family.

 

Work funded by Royal Servizi Immobiliari srl of Modena.

 

 

Articolo della rivista Con-Fine su Undo.net

https://1995-2015.undo.net/it/magazines/1192719152